Un ringraziamento al mio compagno Gaetano
e a mia nipote Mena che mi hanno incoraggiato a stendere queste righe
a Franca che mi ha incoraggiata ad avere
piu' fiducia in me.
Grazie a tutti , ma soprattutto al
mio Signore e Salvatore Gesu' Cristo.
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Mercoledi '21 gennaio 1978
Ho voluto scriverti perche' sono convinta che la mia esperienza potra' essere d' aiuto a tante persone .Tutto e' cominciato alcuni anni fa' .Allora la mia vita era davvero triste .Il mio matrimonio non aveva piu' alcun valore. Mio marito ed io litigavamo spesso e di conseguenza il piu' delle volte vivevamo da estranei; l' amore era ormai una parola che non aveva nessun significato.Ben presto divenni preda di un forte esaurimento nervoso: malattia, morte, pensieri cupi, erano un tormento fisso nella mia mente. Ero in una situazione talmente pietosa che oggi al solo pensarci, mi vengono i brividi.
Cio' che non avrei mai creduto potesse accadermi , si e' verificato: la mia vita e' cambiata e vivo ora una tutt'altra realta'. Colui che ha dato valore alla mia vita , al mio matrimonio e' Dio. Ti chiedi come e' avvenuto tutto questo ? Ho cercato Dio, ho gridato a Lui. Si, ho gridato a lui con tutte le mie forze. Ero una donna distrutta, disperata ed Egli e' intervenuto mettendo ordine in tante cose.Mi ha tirato fuori dall'esaurimento ed ha cominciato a ricostruire il rapporto tra me e mio marito . Ho gustato l'amicizia profonda di alcune care persone, le quali mi hanno aiutata a conoscere meglio la volonta' di Dio per me. Oggi sono una moglie e una madre serena perche' la pace di Dio e' venuta dentro di me e nella mia casa.
Ho deciso di seguire gli insegnamenti di Gesu', di metterli in pratica, di essere una cristiana autentica. Ho trovato Dio ed ho trovato anche una comunita' cristiana formata da persone seriemente impegnate con Dio.......
Ho scritto questa testimonianza nel periodo della mia conversione a Cristo ,oggi esattamente 30 anni fa'.Ho cominciato la mia bellissima avventura, ancora ignara di cio' che mi sarebbe accaduto di li' a poco.
25 MARZO 1979 .... Mio marito si ammala
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Oggi 21 gennaio 2009 ricorre la data del mio battesimo, era il 21 gennaio del 1979.
Il mio cambiamento , fu presto recepito da mio marito , il quale non poteva non accorgesene, ero pienamente invasa dall'amore di Cristo e dalla sua convinzione di peccato, che cambiai totalmente in un 'altra persona.
Dopo tre mesi dalla mia conversione a Cristo anche mio marito decise di dare la sua vita a Gesu', e cosi' scese nelle acque battesimali.La mia felicita' arrivo' al settimo cielo , anche lui era salvato dall'amore di Cristo; ma ben presto comincio' per lui un calvario quando si accorse di essere ammalato. I medici mi dissero che aveva una cirrosi epatica attiva e che non aveva molto tempo da vivere; avevo a quel tempo 25 anni , lui ne aveva 35, ed avevo tre stupende bambine di 2 , 4, e 6 anni .Sentii, alla notizia crollare tutto intorno a me , avevo cominciato a vedere la ricostruzione del mio rapporto con mio marito, ed ecco vedevo all'improvviso tutto crollare; ma i nostri progetti non sono quelli di Dio: Cominciarono cosi' le lotte per andare avanti, lui all'ospedale , i bambini sparpagliati dalle tutte le parti, sentii alcuni giudizi di persone che volevano far pesare la nostra decisione di seguire Cristo , dando a questo il motivo della causa della caduta nella malattia , ma grazie a Dio egli non e' una religione e quindi forte di questo incontro innovativo mi diressi verso quella che divento' la mia esperienza di fede in Dio, anche attraverso i patimenti , vedendo l'opera di Dio in movimento.
Dopo il periodo di permanenza all'ospedale fu dimesso con chiari accorgimenti, affinche' potesse vivere questi anni; 10 a detta dei medici,
Cominciai a piangere continuamente, le mie bambine, il futuro,era tutto un incognita, ma egli si riprese e contro le aspettative dei medici visse insieme a noi altri 15 anni,
.......
Correva l'anno 1987, Giovanni si era ripreso vedevamo la mano di Dio che in piu' circostanze, lo aveva risollevato,ed aveva ricominciato la sua attivita' di Radiotecnico, lavorando a pieno ritmo, avendo anche un lavoro in fabbrica la mattina, lavoratore instancabile e premuroso per la sua famiglia. . Erano passati quasi 10 anni da quella volta che i medici gli avevano data l' infausta notizia che non avrebbe vissuto piu' di dieci anni se avesse camminato sul filo del rasoio , curandosi e facendo una vita piu' regolare.Era un pomeriggio, quando ricevetti una telefonata in cui mi comunicavano che Giovanni si era sentito male,pensavo che gli avesse fatto male qualcosa , quel giorno avevo fatto un risotto alla pescatora, ma al telefono mi risposero che la cosa era piu' grave, tale fu' il mio dolore , quando andando all'ospedale lo trovai in stato di coma , lo presero e lo misero nell'ambulanza per fargli fare una tac al centro cetac di Caserta sito in viale Lincoln, anch'io frettolosamente entrai nell'ambulanza con lui assieme agli infermieri. Un gran silenzio permeava l'aria circostante , non sapendo cosa stesse avvenendo.Fui accolta da un fratello evangelico che al tempo frequentava la chiesa di Caserta , e che li' svolgeva la sua attivita' di radiologo Gaetano Russo.Chiesi a lui cosa stesse avvenendo, e lui dopo aver fatto la tac mi disse che Giovanni aveva una vasta emorraggia celebrale, trovai il coraggio di chiedergli cosa avrebbe comportata la cosa e se si sarebbe ripreso, lui per tutta risposta mi disse che se si riprendeva, sarebbe rimasto su una sedia a rotelle.Questa notizia mi lascio' senza parole, riaccompagnammo Giovanni in ospedale,con l'ambulanza nel frattempo il fratello comunico' ai gruppi che in quel periodo si facevano di preghiera nella case della situazione di Giovanni, tutti furono avvisati e cominciarono ad intercedere per lui. Rientrati all'ospedale, mio fratello Enzo mi disse di tornare a casa dalle ragazze , ed il pastore di Caserta Giovanni Traettino, in compagnia della moglie mi accompagnarano casa , facendomi assistere durante la notte da una sorella, mi sentivo tutta stanulata e la mia mente era completamente bloccata ,la situazione era grave, cosa che seppi poi dopo qualche giorno, il pastore mi consiglio' di fare l'indomani mattina le stesse cose che facevo sempre e di mandare le bimbe a scuola. La notte fu molto lunga per me , la sorella Christa moglie del pastore Ernesto rimase con me tutta la notte chiedendomi di chiamarla in caso di bisogno.Tutta la notte avevo l' immaggine di Giovanni su una sedia a rotelle ,e chiedevo a Dio di ridarmelo di nuovo bene come prima, o altrimenti se lo sarebbe preso , perche' altrimenti lui sarebbe morto lo stesso per la sua condizione , conoscendolo , come gran lavoratore.
L'indomani mi recai all'ospedale, con gran timore di cosa fosse successo, li' trovai il pastore Giovanni che con un gran sorriso mi rassicuro' che Giovanni si era risvegliato e che si guardava intorno, Un altro infermiere mi aveva detto la stessa cosa , ma a lui non avevo creduto, ma al pastore Giovanni credetti immediatamete avendo in lui una grande fiducia.
Sapemmo dai medici che l 'emoraggia non aveva causato danni irreparabili perche ' il sangue aveva trovato delle vie in altre direzioni,e non aveva compresso il cervello , due giorni dopo seppi da quelli che avevano fatto la tac che avevano dato massimo due giorni di vita a Giovanni, perche' da 6 mesi a quella parte non era mai arrivato una persona nelle sue condizioni e che per situazioni piu' leggere le persone erano morte, infatti loro chiamarono pensando fosse morto, ma le preghiere , avevano raggiunto il trono di Dio. Giovanni usci' ddalla sala rianimazione e fu portato su nel reparto.
Giovanni sembrava un po' stanulato , doveva restare a letto senza scendere , ed in attesa di una decisione da parte dei medici , passo' quasi un mese in ospedale, fratelli e familiari si alternarono al suo capezzale, notte e giorno.
Questa esperienza mi ha fatto crescere molto nella fiducia in Dio; ho visto questo uomo riprendersi dopo un intervento alla testa, dopo che ha avuto complicazioni post intervento, da embolia polmonare, causate da un trombo distaccato da una gamba che dopo l'intervento si era gonfiata, e ricoverato dopo pochi giorni in un altro ospedale di Napoli , l'allora Pellegrini, dove ho visto un uomo martoriato da medicinali vari da ulteriore intervento sulla vena cava dove gli fu' installato un filtro per non fargli causare ulteriori danni e tenuto dinuovo in sala rianimazione, dove lo potevamo vedere solo attraverso una telecamere e solo per un momento durante la giornata, mio padre mi accompagnava ogni giorno su e giu' da Napoli a Casera e viceversa.Lo riportarono in reparto e lui non sembrava reagire a quest'altro intervento, perche' intanto si era completamente gonfiato , intossicato dai farmaci e debilitato nel suo corpo. Lo vidi abbandonarsi al destino e questo mi porto' una grande angoscia, allora da una delle finestre dell'ospedale , dal profondo del mio cuore gridai a Dio con tutte le mie forze, ed Egli mi rispose facendomi sentire la sua voce :< Io ti daro' quel che il tuo cuore desidera>, mi attaccai a questa parola credendoci con tutte le mie forze,cominciai a pregare anche per i medici che Lui desse a loro intelletto per trovare le cure giuste, lo dissi anche a loro , i quali mi comunicarono la loro impotenza senza l'aiuto di Dio.
Giovanni aveva 44 anni , era gonfio, in due giorni perse dieci litridi liquidi, riaquisto le sue sembianze naturali, quando si alzo' dal letto quasi non credevo ai miei occhi.-Fui incoraggiata da una signora che era appena venuta in ospedale quando mi chiese l'eta' di mio marito dicendomi che sembrava piu' giovane, era un miracolo Giovanni si era ripreso anche da questa situazione dopo qualche mese fu dimesso.
A casa lui ancora non parlava per l'intervento alla testa e camminava a fatica per l'embolia, polmonare Laura quando lo vide penso' che il suo papa' era menomato, (quanto ha sofferto questa ragazza ,insieme alle sorelle)entrammo in casa e l'appartamento era rimasto chiuso a lungo, le ragazze erano state ospitate in varie famiglie della Comunita' Cristiana di Caserta.Dicevo , rientrammo in casa e Laura pensava che il papa' fosse rimasto menomato perche' non parlava , pensando avesse problemi alla testa, ma tanto fu il suo stupore quando entrando in bagno e vedendoci alle prese con lo sciaquone del gabinetto che non funzionava, vide il suo papa' che cercava di salire su uno scaletto per controllare il catis, noi da sotto temevamo per le sue condizioni perche' lui fece fatica a salire sullo scaletto,ci faceva cenno di premere il bottone, io e Laura ci guardavamo ignare, premiamo il bottone dello sciaquone e niente , lui da sopra continuava a giostrare e ci fece di nuovo cenno riprovare, noi lo facemmo ..niente ci guardavamo stupite io e Laura , quando ad un suo ennesimo cenno di provare l'acqua venne giu scrosciando, ci guardammo negli occhi con grande gioia , lei capi che al suo papa' il cervello funzionava bene Alleluia!!!.
Avemmo ancora momenti in cui le cose sembravano vacillare perche' lui aveva un polmone che era rimasto per meta' accartocciato dall'embolia, e continuava ad avere febbre; di andare di nuovo in ospedale non ne voleva piu' sentir parlarne, ma poi si convinse dopo che, noi tutto lo pregammo e il pastore assieme al suo amico pneumologo dell'ospedale di Caserta, lo fecero sentire piu' tranquillo.
LI' ebbe alcune trasfusioni di sangue perche' l'emoglobina era scesa parecchio; (ricordo con amore e dedizione il fratello Centanni che gli veniva a fare i prelievi a casa),in poche parole dovette avere altre cure farmacologiche;io e le ragazze andavamo sull'ospedale per assisterlo e incoraggiarlo, massaggiandogli le gambe per la sua permanenza a letto , al che un infermiere , mi venne a dire che a Giovanni lo avevamo portato troppo tardi, e che ormai non c'era piu' niente da fare, ma stupore dei medici e dello stesso infermiere, siccome Dio quando parla e' fedele ed io gli credo fermamente , ci fece vedere a noi tutti la sua ripresa, comincio' a stare meglio , a mangiare, e dopo qualche tempo restituito alla sua famiglia, e sotto controllo.
Ma il Signore e' meraviglioso e c'e' lo dimostra in ogni momento. Giovanni si riprese, dopo qualche tempo riprese la parola quasi al 100/100, comincio' a prendere la macchina e perfino andare a lavorare, non e' un grande Dio il nostro Dio?
Noi uomini siamo solo capaci di fare danni,quando ci mettiamo al posto di Dioo e vogliamo fare da noi,e con le nostre forze, solo il nostro Dio e' perfetto. Dopo alcuni anni , in seguito alla negazione da parte di un medico dell'azienda ,Giovanni non ando' piu' a lavorare e per lui questo significava tagliargli le gambe , avevamo visto tanti miracoli da parte di Dio in quest'uomo ed ecco lo scoraggiamento,sopravvenne in lui, avevamo intrapreso anche una cura con l'interferone per il fegato, ma i valori non andavano bene cosi' dovette sospenderla.Dopo quattro anni dall'intervento, Giovanni ci lascio' aveva 48 anni.
Restare sola con tre figlie
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Lui mi lascio' per andare col Signore, e mi lascio' con le tre ragazze ,di quattordici,sedici e diciotto anni .
Trovarsi da sola a 38 anni e' stata un'esperienza dura per me , non avendo mai avuto tutto il peso della famiglia e della casa sulle mie spalle .Ho sentito sin dall'inizio una grande pace, sapendo ed essendo cosciente del fatto che Dio era con me, che lui (Giovanni) era con il Signore ,e non mi avrebbe lasciata sola, per fortuna. Mia figlia Laura ,comincio' come impazzita a scappare continuamente di casa, non potendo sopportare la perdita del suo amato papa', facendoci stare continuamente in pena ,non sapendo come aiutarla, sia io e le sorelle Adele e Imma ; tra l'altro anch'io sentendo il vuoto lasciato da mio marito, avvertivo la tendenza ad andare via piu' volte durante il giorno.Cominciai a lavorare dalla moglie del pastore la quale mi aiuto ' in questo modo sia econimicamente che psicologicamente , la pensione era minima, 400 euro al mese , laura frequentava l' Istituto Magistrale,ma ecco che a distanza di alcuni mesi dalla perdita del papa' avvenuta nel 91 , aveva 16 anni la piccola Imma incontra un giovanotto, Adele a quel tempo aveva 18 anni ed era fidanzata con Giovanni, questa condizione la rendeva un po' meno esposta ai pericoli che la circondavano, ma Imma nò, veniva gia' da un breve fidanzamento,quando c'era ancora il padre, con un giovane che abitava su da noi, il quale era cattolico, solo per dire che la mamma appena seppe il fatto non volle piu' che ci frequentassimo,e per strada piu' volte l'avevano minacciata.Stavamo per iniziare una nuova avventura con la vita, che ci riserva tante sorprese .Avevo finito da poco la battaglia per Giovanni che ecco cominciamo con le ragazze.....Imma e Laura.....
Imma
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In questo periodo anche Imma, trovata molto debole per la perdita del padre, si fidanzo' con un giovane , dopo alcuni mesi rimase incinta e fu costretta a sposarsi , aveva appena 18 anni,la bimba, Mena nacque il 30 aprile del 93, un matrimonio che non duro' molto, il giovane la picchiava e la segregava in casa vietandole di avere contatti con gli altri e anche con me che ero la madre; infatti lei non mi ha mai raccontato durante il periodo matrimoniale alcunche' essendo terrorizzata da lui. Mia figlia si ritrovo' sposata e in attesa di una bimba , il matrimonio duro' appena un anno, perche' lui aveva una gelosia immotivata, picchiando la ragazza e segregandola in casa , con la bimba appena nata e vietandole di parlare con me. Dopo un anno e' mezzo ritorno' a casa dove le aspettava intanto un altra sorpresa,anche Laura aspettava una bimba.A tre anni dalla morte del padre mi ritrovai a gestire una famiglia con tre figlie e due nipotine,Alessia nacque il 26 luglio del 1994.La nostra famiglia si allargava con la venuta delle due bimbe e con noi quattro, perche' c'era anche Adele che al tempo era fidanzata.Ci scorciammo le maniche , le ragazze andavano a lavorare ed io facevo la nonna a pieno tempo , mantenendo le bimbe mentre le mamme erano fuori ..... La mattina , le portavo a scuola con la macchina lasciatami da Giovanni, e poi tornavo alle attivita' , per un lungo periodo ho fatto volontariato, alla scuola della comunita' l'arca di Noe' dove ho cucinato assieme ad altre persone, e fatto anche delle pizzette , con cui abbiamo potuto pagare alcune spese di cui la scuola ne era aggravata.,
Ormai la ragazza traumatizzata dalla vecchia esperienza,aveva rinunciato al matrimonio e si cresceva la sua bimba, andando a lavorare e facendo la mamma. Finche' un giorno era il 1997, Imma ,conosce il suo attuale marito;lei secondo il suo principio Cristiano non voleva piu' sposarsi e rimanere cosi' , ma i piani di Dio sono diversi dai nostri, e cosi' , un giovane, Francesco comincio' a corteggiarla con l'intenzione di sposarla; non a caso lui era il fratello del fidanzato della sorella Adele,un giovane che s'innamoro' di lei e decise anche di prendersi cura della sua bimba Mena: Eravamo in vacanza a Taranto, qui' Imma si accorse dell 'interessamento del giovane , la sera lui spesso veniva a trovarci , insieme mangiavamo stuzzichini e bevendo un po' di braghetto nell'allegria delle vacanze, la ragazza pero' non rispose subito al corteggiamento perche' portava dentro di se' ancora i traumi e le ferite del precedente matrimonio, Il giovane Francesco aspetto' che la ragazza fosse pronta a questo passo, dopodiche' decisero assieme di ricostruire questa famiglia e grazie a Dio ci sono riusciti, sposandosi e mettendo al mondo altre due splendide bimbe Luisa e Simona. Il giovane Francesco, comincio' anche a frequentare la chiesa , avendo amore per il Signore; cosa che avevo chiesto in preghiera a Dio che donasse alle mie figlie uomini che lo amassero.E cosi' sono stata esaudita, il ragazzo si e' convertito qualche mese fa' accettando Gesu' e battezzandosi. Mena lo aveva gia' preceduto un anno prima,e ora la famiglia si appresta a vivere la vita Cristiana occupandosi e curando anziani e Imma crescendosi le tre figlie affianco al marito.
Laura
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Con Laura eravamo rimasti che aspettava una bimba, andava a scuola, frequentava il v° magistrale, si ritrovo' con questo pancione e alle prese con lo studio.All' inizio la sua intenzione non era quella di portare avanti la gravidanza ,noi tutte in casa l'incoraggiammo dicendole che l'avremmo aiutata ,gli anziani della chiesa vollero parlare con lei facendogli vedere anche dei filmati sull'aborto e cosa significava.La decisione fu presa da lei di portare avanti la gravidanza, cosi' il 06/07/94, nacque una splendida bimba, Alessia,che rallegro' la nostra casa,La ragazza fece gli esami scritti col pancione e quelli orali senza e fu' promossa.In seguito ci riferi' che non se la sentiva di continuare gli studi ,e cosi' comincio' a lavorare,In casa le tensioni non mancavano,perche' vivere insieme; con due mamme e due bimbe non era facile ,ma ci riuscimmo grazie a Dio.Laura si creceva questa questa bimba con noi che l'aiutavamo .E cosi' per un anno e mezzo tutto filo' liscio , fin quando il papa' di Alessia si fece di nuovo vivo, e comincio' di nuovo a frequentarla. La ragazza ebbe altre gravidanze e senza il nostro consenso piu' volte aborti' , fino a che un giorno avendo di nuovo una gravidanza , era il 1997 , lei decise ancora di abortire e lo fece , io ero molto addolorata della sua situazione e delle sue scelte, ma la lasciai libera di decidere,pur disapprovandola, la vita era la sua .In quel periodo mia figlia Adele , aveva alcuni fastidi alla pancia , ando' a farsi una visita di controllo dalla ginecologa e Laura avvertendo anche lei dei disturbi e un ritardo , decise di andare anche lei con la sorella a farsi visitare, tale fu' la sua meraviglia quando si accorse che malgrado avesse abortito ,si senti' dire dalla radiologa , <complimenti , il suo bimbo sta' bene.> a queste parole lei svenne , non riuscendo a capire cosa fosse successo.Mistero che poi fu svelato , quando gli dissero che l'aborto che aveva fatto era riuscito, ma non si accorsero che i neonati erano due e che l'altro era rimasto nella sua placenta. A questa notizia il mio cuore salto' di gioia; non certamente per la situazione della giovane, che a quel tempo risiedeva ancora con noi, ma perche' io lo vidi come un segno dal cielo, il Signore si era ricordato delle mie preghiere. Con le ragazze convenimmo che Laura sarebbe maturata in seguito a queste circostanze, pur non avendo un punto di rifrimento maschile nella sua vita. Nacque questo bimbo il 5 settembre del 97 , Giovanni a cui fu messo il cognome del nonno paterno Frisan, nacque in buona salute ed ora ha 11 anni ....La mano di Dio in quel periodo si faceva sentire forte , la sua protezione ed il suo amore erano del continuo sulla nostra famiglia, malgrado le prove, camminavamo fiduciosi sapendo e vedendo praticamente che Lui era con noi,dopo che ero rimasta vedova, all'eta' di 38 anni, i miei pensieri erano concentrati sul Signore nella preghiera e nella cura della mia famiglia. In questo periodo aprii un attivita' , una lavanderia, e con quella cercai di aiutare mia figlia che abitava con me con isuoi piccini
Nel frattempo il papa' di Alessia , Gerardo,comincio' a dire alla sua fidanzata di non abortire quando seppe di aspettare un maschietto. Dopo diverse vicissitudini, decisero di andare ad abitare assieme , ma il ragazzo aveva problemi, alcool ,droga , cattive compagnie e presto venne messo in prigione per breve tempo, ritorno' nella casa che avevano preso in fitto , ma nel frattempo continuo' a bere ad andare con altre donne, e a picchiare mia figlia Laura, continuando a frequentare cattive amicizie. Laura abitava nella citta' del suo compagno Portico di Caserta assieme alla sua bimba, lui quando beveva diventava violento e cosi' ruppe tutti i mobili della cucina che gli aveva regalato la sua mamma, la lavatrice che gli avevamo regalata con le ragazze, e il televisore che gli avevamo appena portato, lo butto' giu' di sotto per le scale, una vera tragedia per questa ragazza gia' tanto provata per la perdita del padre in tenera eta' e poi l'incontro con questo giovane che non prospettava niente di buono. Laura ebbe ancora altre prove, chiesero di venire ad abitare nella casa che a quel tempo era vuota, perche' nel frattempo avevo conosciuto Gaetano; anche qui' Gerardo continuo' a picchiare la ragazza d'avanti ai suoi figli e a rompere nel suo stato di ebbrezza la casa ,mandandola piu' volte in ospedale e lei stessa piu' volte lo denuncio', i suoi bambini assistevano a queste scene di violenza,questa situazione non dava ad una via d'uscita, finche' un giorno Laura, al limite delle sue forze e capendo di non poter far nulla per cambiare quest'uomo , lo caccio' via di casa. Fu in questa occasione che lei chiese aiuto al pastore della chiesa di Marcianise , (mio fratello Enzo) di aiutare Gerardo perche' aveva saputo che lui nel passato aveva aiutato altre persone nel suo stesso stato.I due in modo indiretto furono aiutati dal pastore e alcuni mesi fa' i ragazzi hanno accettato Cristo Gesu' nella loro vita , hanno deciso d'intraprendere una nuova strada , certo le difficolta' non mancano,e vengono aiutati da mio fratello Vincenzo ed incoraggiati anche da tutti noi.Hanno aperto un negozio di articoli sportivi a Portico di Caserta e stanno cercando di vivere onestamente e nel modo degno che piace al Signore, con non poche difficolta' , dimenticavo di dire che nel frattempo hanno avuto un 'altra bimba Adriana ed ora abitano nella mia casetta popolare a Caserta, dove cercano di ricostruire la loro famiglia.
Adele
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Adele e' stata la figlia che mi ha dato meno pensieri , a tutt' oggi vive con il marito e due figli Antonio, Luisa la suocera in una casetta popolare , la suocera da alcuni anni , dopo la morte del marito, e di una sua sorella morta in un incidente , si e' ammalata di alzaimer ed ora lei va avanti con questa famiglia tra non poche difficolta', tra l'altro il Signore non ci ha promesso che non avremmo avuto difficolta' nella vita, ma ci ha detto che non ci avrebbe lasciati soli in queste circostanze .Sono grata a Dio per lei e per suo marito Giovanni e per Luisa , Antonio e la signora Maria che ora vivono abbastanza serenamente in questo mondo di lacrime, ma che ci riserva tante gioie nel percorrere il cammino che lui ha tracciato per noi.E' stata ed e' tutt'ora una benedizione per la nostra famiglia perche' nel suo silenzio e nella sua determinazione ha saputo essere come un seme che da' frutto in abbondanza , lei stessa incoraggio' la sorella Imma a ritrovare di nuovo , nel fratello di suo marito, Francesco,non senza difficolta', colui che gli avrebbe dato di nuovo nuove speranze per il futuro.E tutt'ora non perde mai di vista e continua ad incoraggiare la sorella Laura nelle sue vicissitudini con la vita , essendo stumento nelle mani di Dio.Possa Iddio benedirla grandemente , essendo una figlia che ha saputo negli anni sopportare e incoraggiare le sorelle che si erano trovate in difficolta', sia dopo la perdita del suo amato padre, quando era ancora a casa con noi, sia dopo che si e' sposata. Ella e' un esempio per me madre, perche' il suo cuore e' pieno di amore e di sacrificio per il suo prossimo.Anche lei mi aiuto' nella lavanderia che avevamo preso in gestione , agli inizi anche lei mi aiuto', incoraggiandomi e stando al mio fianco, poi anche lei si e' incamminata verso la sua strada crescendosi la sua famiglia , lavorando, e facendo la mamma , la moglie e la nuora a pieno tempo, perche' nel frattempo......
Io e Gaetano
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Ho conosciuto Gaetano
Siamo tutti e due reduci da due famiglie travagliate , al Signore e' piaciuto farci incontrare e insieme ci confortiamo e ci incoraggiamo a vicenda;cercando di camminare nel modo degno che piace al Signore .Lui e' convertito dal 1975, si e' battezzato il 18 Maggio del 1975. La sua richiesta di preghiera a Dio e': ne' ricchezze ne poverta' , ma di cio' che e' necessario, dai proverbi ...affinche' essendo sazio io non ti rinneghi e dire chi e' l'Eterno?
ovvero diventato povero , non rubi e profani il nome di Dio da proverbi 30:8-9.
Insieme stiamo facendo un cammino cristiano semplice , non senza difficolta', tempo addietro ho ricevuto una profezia che mi incoraggiava a non badare all'apparenza, ma solo a Cristo Gesu'
"Non vi scoraggiate quando non vedete ancora realizzate le promesse che vi ho fatto, faro' cose grandi ma non senza battaglie spirituali con la vittoria gia' vostra, camminate con fede. Intercedete del continuo senza stancarvi e poi verra' il tempo che raccoglierete i frutti della battaglia
quando attraversiamo questi periodi di battaglia e non vediamo ancora le risposte , non dobbiamo stancarci d'intercedere con fede e senza badare all'apparenza.
Il Signore non fa' mai tornare indietro una sua parola senza che abbia un effetto , con affetto"
Grazie a Dio per questa sorella che mi ha incoraggiata .
Il Signore ha messo sul nostro cammino tante care persone che intercedono per noi,come anche noi facciamo per loro, senza stancarci sapendo che la vittoria e' gia' nostra ..
Da quando ho cominciato questo cammino di fede , la mia vita ha preso tutto un altro colore, non sono stata immune da cadute, sconfitte, da gioie dolori e sofferenze...forse piu' sofferenze che gioie, ma da dieci anni a questa parte precisamente dall' Agosto 1998 , anch'io come mia figlia Imma avevo deciso di restare da sola, non cercandomi un altro compagno , ma Dio ha voluto farmi incontrare Gaetano, un altro frutto dell' amore di Dio per me .
C' eravamo intravisti a malapena nel 1991, ero da poco rimasta vedova, ero tanto provata, ma non di meno il Signore era con me , la chiesa c' incoraggiava a metterci insieme , ma io non ascoltavo nessuno, non desideravo mettermi con nessuno e non pensavo a nessuno. Ma i piani di Dio sono diversi dai nostri.
Apro una lavanderia
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Nel 1997 aprii un attivita' che mirava a riempire quella parte di vuoto rimasta in me, incoraggiata da mia figlia Imma e dalla motivazione di avere una vita inserita nel quotidiano, che mi ha riserbato altre battaglie. Mi diedero in gestione per 10 milioni di lire una lavanderia, dopo poco tempo mi accorsi che la vecchia proprietaria non mi aveva detto tutta la verita' nel senso che il negozio risulto' non avere tutte le carte in regola, nel momento che avrei dovuto guadagnare dovetti fare un' altra spesa e cioe' comprare una macchina da lavaggio nuova per il negozio. Costava quasi 40 milioni di lire e quindi cominciai a lavorare per pagare la macchina . Nel frattempo Gaetano, mi fece sapere di aver chiesto di me e che aveva intenzione di sposarsi cosi' comincio' a venirmi a trovare al negozio facendomi una corte continua, io in verita' avevo perso le speranze , perche' nel 97 era ritornato a Napoli a casa dei suoi genitori ed io mi ero messa l'animo in pace pensando che lui non fosse la persona che Dio voleva mettere al mio fianco,
.Questa notizia ,comincio' a creare in me uno spiraglio d'aspettativa, ma anche di sofferenza che mi porto' in uno stato d'ansia continuo, erano ormai 7 anni che ero rimasta vedova e ricominciare di nuovo una storia d'amore mi sconvolgeva e mi faceva stare male, chiesi al Signore come sempre facevo in tutte le vicende della mia vita che cosa dovevo fare.
Emotivamente ero molto coinvolta e non riuscivo a controllare i miei stati d'animo, venivo presa da paure e insicurezza ,miste a tanta speranza di poter di nuovo amare una persona, e questa persona si chiamava Gaetano.
Volevo fare chiarezza dentro di me, anche fare tutte le cose per bene, ma la debolezza fisica prese il sopravvento e mi trovai coinvolta in questo gioco d'amore e passione , sicurezze e insicurezza attanagliata da tanti schemi mentali che mi ero prefissa.
Non riuscii a concludere tutte queste cose e mentre pensavo di perderlo ecco che egli si riaffacciava alla mente e al mio fianco.
E' scoccata la cosi' detta freccia di cupido, ed ho sofferto terribilmente in quel periodo- anche perche' non avevo vissuto un amore nell'eta' adulta , avendo conosciuto il mio primo marito all'eta' di 18 anni.
Ne avevo ora 45 ed era tutta un altra realta'., realizzai ben presto di essere innamorata e nuove speranze si affacciavano , una vita insieme, rifarsi una vita dopo tante battaglie finalmente , non essere piu' da sola a combattere.
Nuove speranze
Era il 1997: §§§§§§§§§§§§§§§§§§§
A quel tempo Imma aveva conosciuto Ciccio (cosi' chiamato affettuosamente da noi,) e stavano programmando il loro futuro insieme, Laura viveva nella mia casetta popolare con Gerardo e i loro tre figli ( intanto nasce un altra bimba), Adele era felicemente sposata da poco, ero alquanto libera di decidere di pensare un po' anche a me; per nulla scoraggiata dalle ragazze, che anzi desideravano che io fossi finalmente felice, dopo i 14 anni di malattia di mio marito , la sua morte, le vicissitudini con loro e che mi rifacessi una vita, le sorelle della chiesa,il pastore e la moglie,e vari fratelli e sorelle in Cristo, m' incoraggiavano in questo senso. Mi ritrovai tra le braccia di Gaetano anche lui desideroso di essere amato.
Ora sono 10 anni , quasi 11 che stiamo insieme , lui mi ripete che dobbiamo farci vecchietti assieme, con la speranza di fare sempre la Sua volonta'.
Ho cominciato a scivere questa piccola testimonianza di vita, convinta che la mia esperienza possa essere d'aiuto a tante persone, chi nella vita non ha avuto problemi nel matrimonio,con i figli, con la depressione o l'esaurimento nervoso, chi non ha avuto combattimenti esterni ed interni, io voglio sperare che il racconto della mia vita, insieme a Giovanni Frisan, Adele Frisan e Giovanni ,Imma Frisan e Francesco, Laura Frisan con Gerardo, dei nipotini Mena, Alessia, Giovanni , Luisa, Luisa, Adriana, Antonio E Simona, insieme a quella di Gaetano.
Possano tutte queste esperienze di vita essere d'aiuto a confidare di piu' nella grazia , nell'amore, nella fiducia in un Dio meravigliosamente grande, a cui la nostra vita non e' indifferente, ma che continua a prendersi cura, giorno per giorno, attimo per attimo, niente e' dato al caso, ma tutto e' sotto il suo completo sguardo quando gli mettiamo le nostre vite completamente arrese nelle sue mani, egli si fa' compagno di viaggio, non ci lascia e non ci abbandona mai, qualunque siano i nostri errori e sbagli, egli sa' trarre tutto al nostro bene per il semplice motivo che Ci ama e lo ricerchiamo piu' di ogni altra cosa.
A te che leggi queste righe,voglio dire; Anche quando vedi tutto nero e sembra che la vita ti sfugga , invoca il Signore Gesu'.
Nel suo amore ti rispondera'.
Egli ha detto :" Picchiate e vi sara' aperto,cercate e troverete, chiedete e vi sara' dato...."
SGUEGLIA ANNAMARIA
1 commento:
Un ringraziamento anche a te cara Annamaria per la tua testimonianza di fede, forza e coraggio.Ti voglio bene
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