venerdì 27 febbraio 2009
sto attraversando un periodo simile al tuo...ti capisco profondamente!
"L'Eterno ha fatto grandi cose per noi,e noi siamo nella gioia".
Il tempo

Gibran Khalil Gibran
domenica 22 febbraio 2009
L'amicizia

Il vostro amico sono i vostri bisogni corrisposti.
Egli è il vostro campo che voi seminate con amore e mietete con rendimento di grazie.
Ed egli è la vostra tavola e il vostro focolare.
Poiché voi venite a lui con la vostra fame, e voi ricercate lui per essere in pace.
Quando il vostro amico esprime quello che ha in mente voi non temete il «no» nella vostra mente, né trattenete il «sì».
E quando egli è silenzioso il vostro cuore non cessa di dare ascolto al suo cuore;
Poiché senza parole, nell'amicizia, tutti i pensieri, tutti i desideri, tutte le aspettative, sono fatti nascere e condivisi, con gioia che non ha acclamazioni.
Quando vi separate dal vostro amico, voi non vi rattristate; Poiché quello che voi amate maggiormente in lui può essere più chiaro in sua assenza, come la montagna per lo scalatore è più chiara dalla pianura.
E fate che non vi sia alcuno scopo nell'amicizia tranne l'approfondirsi dello spirito.
Poiché l'amore che cerca un qualcosa all'infuori della schiusura del suo proprio mistero non è amore ma una rete gettata in avanti: e solo l'inutile viene pescato.
E fate che la parte migliore di voi sia per il vostro amico.
Se egli deve conoscere il riflusso della vostra marea, fate che egli conosca anche il suo flusso.
Poiché cos'è il vostro amico che voi lo dobbiate cercare per le ore da ammazzare?
Cercatelo sempre per le ore da vivere.
Poiché spetta a lui colmare il vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E nella dolcezza dell'amicizia fate che vi sia il ridere, e il partecipare i piaceri.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore trova il suo mattino e ha refrigerio.
sabato 14 febbraio 2009
Me lo dedico… e lo dedico a voi
SULLA RELIGIONE
E un vecchio sacerdote disse: Parlaci della Religione.
E lui rispose:
Ho forse parlato d'altro oggi?
Non è forse la religione ogni azione e ogni riflessione,
E ciò che non è né azione né riflessione, ma stupore e sorpresa che sempre scaturiscono nell'anima, anche quando le mani spaccano la pietra o tendono il telaio?
Chi può separare la sua fede dalle sue azioni e il suo credo dal suo lavoro?
Chi può disporre davanti a sé le proprie ore dicendo, "Questa è per Dio e questa è per me stesso, questa è per la mia anima e questa per il mio corpo?".
Tutte le vostre ore sono battiti d'ali nello spazio da un essere all'altro.
Colui che indossa la moralità come l'abito migliore, sarebbe meglio stesse nudo.
Il vento e il sole non squarceranno la sua pelle.
E colui che fa dell'etica un limite al comportamento, ingabbia il suo canto.
Il canto più libero non passa tra fili e sbarre.
E colui per il quale l'adorazione è una finestra che si apre e si chiude, non ha ancora visitato la dimora della sua anima le cui finestre sono aperte da aurora a aurora.
La vita quotidiana è il vostro tempio e la vostra religione.
Ogni volta che vi entrate portate con voi tutto il vostro essere.
Portate l'aratro, la fucina, il martello e il liuto,
Le cose forgiate per bisogno o per diletto.
Poiché nella devozione non potrete elevarvi al di sopra delle vostre riuscite, né cadere più in basso dei vostri fallimenti.
E prendete con voi tutti gli uomini, poiché nell'adorazione non potete volare più in alto delle vostre speranze, né umiliarvi oltre la loro disperazione.
Se volete conoscere Dio, non siate dunque solutori di enigmi.
Piuttosto guardatevi intorno e vedrete Dio giocare con i vostri bambini.
Guardate nello spazio, e vedrete Dio camminare sulla nube, aprire le braccia nel lampo e scendere nella pioggia.
Vedrete Dio sorridere nei fiori e nelle cime degli alberi vedrete il fremito delle sue mani.
Kahlil Gibran il profeta
Annamaria
giovedì 12 febbraio 2009
Caro blog
